Claudio Demartis racconta il suo percorso e sfide con le nuove vele Optimist CD sails

Ho ancora delle idee per fare delle modifiche che rendano le vele ancora più performanti e non ho intenzione di fermarmi 

 Claudio Demartis - regatante di successo,  socio fondatore di Olimpic Sails  e adesso  -   proprietario del suo nuovo marchio di vele CD Sails  si racconta a saily.it  il suo percorso e sfida con  le nuove vele Optimist CD. 

Nel 2019 ho deciso di provare a rimettermi in discussione, perché, dopo un periodo in cui ero stato male, avevo voglia di fare qualcosa per me e per gli altri. Così mi è venuto naturale riprendere a fare nuovamente le vele Optimist.

Avevo perso un po’ la mano, ma grazie all’aiuto di alcuni amici e allenatori, mi sono rimesso in gioco. Ho avuto la possibilità di visionare in prima persona dei raduni e degli allenamenti e ciò mi ha permesso di riprendere rapidamente conoscenza e coscienza del lavoro che mi ha sempre accompagnato in tutta la mia vita. Ho ritrovato subito la passione e la gioia di fare questo mestiere.

Ho iniziato ad andare in barca a 10 anni e a 18 producevo già le vele. Ora ho 66 anni per cui credo di avere un bel bagaglio di esperienza alle spalle.

Come tutte le cose che ho fatto nella vita, ho ricominciato questo mestiere con umiltà, partendo letteralmente da un foglio bianco e mettendoci tantissimo lavoro. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di molti amici che ad oggi continuano ad aiutarmi ad affinare le forme delle vele, facendole risultare sempre migliori.

Non è semplice entrare nel dettaglio delle vele prodotte dai vari altri brand -  ognuno ha una sua particolare filosofia e punta su forme diverse.  Personalmente ho scelto la strada della semplicità, poiché l’ho acquisita dal 470 dove c’era un’unica vela per qualsiasi intensità di vento. Anche nel caso delle vele CD Sails  -  sono le vele  ‘’all round’  e devono performare bene nelle varie condizioni.  La forma cambia  in funzione del peso dell’atleta: le vele più potenti vengono prodotte per gli atleti e le atlete più pesanti, mentre quelle meno potenti per chi è più leggero.

Otre al fattore vela entrano in gioco anche gli alberi, i picchi, i boma, le derive, i timoni e molto altro e ciò rende una disquisizione tecnica estremamente complicata.

Avere un feedback risulta essere il passaggio più difficile, poiché spesso i giovanissimi non sono ancora in grado di dare informazioni utili al velaio. È fondamentale essere in prima persona in acqua per capire se le modifiche che sono state precedentemente pensate funzionano nel modo corretto ed è proprio in questo momento che ti ritrovi a fare i conti con te stesso.

Il mercato mondiale dell’Optimist conta circa 8000 vele all’anno e ad oggi credo di essere arrivato al 20% di questi numeri. Posso dire che in 3 anni di attività non è male come risultato.

Sono conscio di quello che so fare e da sempre ho voluto di sfidarmi. Avevo già stabilito fin da subito l’obiettivo di diventare nuovamente la veleria leader a livello mondiale nell’arco di 3/4 anni. Non ci sono ancora riuscito, ma ci arriverò.

Vado molto spesso in veleria, anche il sabato e la domenica, perché se sono solo riesco a concentrarmi meglio. Ho ancora delle idee per fare delle modifiche che rendano le vele ancora più performanti e non ho intenzione di fermarmi.

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Claudio Demartis, da sempre protagonista nel mondo della vela con un passato da regatante di successo su derive e classi d'altura, vincitore di tre titoli mondiali, quattro giri d'Italia e vari titoli nazionali, nella sua lunga carriera, ha trasferito le sue esperienze a tanti giovani velisti oggi affermati campioni. È stato general manager della regata internazionale Barcolana, creatore e ideatore di altre manifestazioni veliche di grande successo. Socio fondatore di Olimpic Sails, tre anni fa ha avviato il suo nuovo marchio di vele CD Sails, azienda in costante crescita in tutto il mondo oggi presente in più di 40 paesi a livello mondiale.